Serie di ritratti «Get Going!» 2022 – Hasan Nakhleh
Il bernese Hasan Nakhleh lavora insieme al fratello Rami nel duo TootArd per trovare una simbiosi tra la musica da ballo globale e il patrimonio culturale arabo. Grazie al contributo «Get Going!» ora riesce a trovare il tempo e lo spazio per accogliere in modo ancora più dettagliato questo equilibrio tra est e ovest.
Nell’intervista Hasan Nakhleh mostra tutto il suo affetto per Berna. Per la sua bellezza e per la tranquillità che ha trovato in questa città. Nakhleh vive dal 2014 nella città federale, dove si è trasferito per amore. Dal 2021 ha il passaporto svizzero. Un documento non irrilevante per uno cresciuto nelle alture del Golan. La popolazione araba è di fatto apolide nel territorio annesso da Israele. «Il Golan», afferma Nakhleh, «è una patria ma al tempo stesso non lo è, e Berna, a sua volta, è un luogo lontano dalla mia vera patria.»
Questa contrapposizione è la fonte principale da cui il 35enne trae la creatività per la sua musica. Scrive brani sin da quando era bambino insieme al fratello Rami, con il quale formò una band, i TootArd, che li portò a esibirsi nei club locali. Hasan ride, perché la traduzione del nome del gruppo è «fragola». «Non volevamo dare l’impressione di diffondere messaggi politici nei nostri testi. Fragola ci sembrava un nome sufficientemente innocuo.»
Il duo ha già pubblicato tre album. Il loro secondo lavoro è intitolato «Laisser passer», proprio come il nome del documento che hanno ricevuto al posto del passaporto. «Con quel documento potevamo lasciare le alture del Golan, ma se volevamo viaggiare all’estero, eravamo sempre legati a noiose domande di visto.»
Da quando è cittadino svizzero può viaggiare senza problemi, in qualsiasi parte del mondo. Mentre Hasan ama la tranquillità di Berna per il suo lavoro, il fratello Rami è rimasto nel suo villaggio natale. «Questa lontananza non ostacola la nostra collaborazione», ci spiega. Rami si occupa dei ritmi e Hasan pensa al resto, comprese le linee vocali. E come suggerisce il titolo dell’ultimo album «Migrant Birds», i due vogliono diffondere la loro contagiosa musica da ballo caratterizzata da ritmi ipnotici, melodie arabeggianti e dai colori orientali e testi dal sapore poetico che affrontano temi sociali come uccelli migratori che viaggiano per il mondo.
«Ora vorrei perfezionare ciò che abbiamo iniziato con il nostro ultimo album» spiega, intendendo che vorrebbe creare una musica da ballo globale, che possa essere capita ovunque, ma che tuttavia non rinneghi le proprie origini. Grazie al contributo «Get Going!» ora ha anche il tempo di regolare i suoi sintetizzatori analogici e digitali in modo da poter suonare quarti di tono. «I quarti di tono sono una parte integrante inscindibile del sistema tonale arabo, ma non possono essere suonati dagli strumenti a tastiera. Per questo motivo uso dei codificatori vocali che comunicano con gli strumenti via «midi», così posso modificare la voce sulle tastiere.» Dal punto di vista della composizione, la sfida consiste nel trovare il giusto equilibrio tra est e ovest, tra la sua patria culturale e il mondo nel quale ora vive e lavora.
Hasan Nakhleh descrive le esperienze che lui e suo fratello vivono ogni volta ai concerti, indipendentemente dal fatto che si trovino in Svizzera, a Londra, a Toronto, a Tokyo o al Cairo. «Ai nostri spettacoli si ritrovano a ballare insieme persone di tante culture diverse. In questo modo si favorisce la tolleranza, perché la musica in generale produce un effetto unificante. Inoltre, eliminiamo certi stereotipi, perché integriamo il patrimonio culturale arabo in una veste musicale contemporanea.»
Il contributo «Get Going!» rappresenta in questo contesto «la forma migliore di supporto che si possa ricevere», ribadisce. «Se si concede alle artiste e agli artisti la libertà finanziaria, si ottiene sempre un risultato.» Egli ritiene assai motivante anche il fatto che la sovvenzione non sia legata a un risultato concreto: «Non vi è alcuna costrizione esterna. Non devo forzatamente raggiungere un obiettivo. Quindi ci si chiede: lo voglio veramente?». Con «Get Going!», sottolinea in conclusione, gli viene data fiducia come artista. Qualcosa di veramente straordinario. «Solo questo aspetto è per me personalmente un valido motivo che mi spinge a realizzare qualcosa di buono.»
Rudolf Amstutz
Dal 2018 esiste «Get Going!» come offerta di sostegno della FONDATION SUISA. Con questa nuova forma di contributo alla creazione vengono incentivati finanziariamente processi creativi e artistici che esorbitano dalle categorie convenzionali. Con cadenza mensile, presentiamo individualmente gli otto destinatari del premio «Get Going!» 2022.